#Artistroom è una stanza dove trovano spazio i progetti di VANNI per l’arte, nati in collaborazione con artisti, fiere e istituzioni del contemporaneo. Un luogo dove si incontrano spunti di libera creatività d’arte e di design, dove regnano e si animano suggestioni del mondo.
VANNI #Artistroom nasce dall’impegno di VANNI a mantenere vivo e vibrante il legame con la creatività contemporanea. Un impegno iniziato con Autofocus, concorso internazionale per l’arte emergente, che per oltre un decennio ha premiato oltre 40 giovani artisti sostenendoli nel loro percorso artistico, acquisendo le loro opere e organizzando più di 20 mostre personali.
Il legame con l’arte continua, sostenendo dal 2019 Artissima - Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino - e presentando il premio #Artistroom che prosegue l’esplorazione delle contaminazioni possibili tra la genialità dell’arte contemporanea e l’eyewear design.
Il Premio ha l’obiettivo di selezionare in fiera, grazie a una giuria di esperti multisettoriale, l’artista la cui ricerca artistica possa offrire uno sguardo originale sulla realtà, aprendo, come farebbe una lente, un orizzonte inaspettato e sorprendente. Il vincitore, oltre a un riconoscimento in denaro pari a 2.500 euro, avrà l’opportunità di disegnare e collaborare alla progettazione di una capsule collection di occhiali d’artista che verranno prodotti in edizione limitata.
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Elisa Alberti è la vincitrice della terza edizione del premio VANNI #artistroom.
L'artista è rappresentata dalla galleria Krobath di Vienna.
Il premio è stato assegnato da una giuria di pregio internazionale: Lucia Aspesi, curatrice per Pirelli Hangar Bicocca, Milano;
Giuseppe Fantasia, giornalista Roma;
Annalia Venezia, giornalista Milano, con la seguente motivazione: “Per la sua capacità di realizzare opere caratterizzate da forme geometriche semplici e superfici morbide e monocrome. Per il suo vocabolario fatto di parole a più voci dove sono i colori - quasi sempre due, al massimo tre - ad emergere su superfici che riempiono ambienti in cui lo sperimentale e ciò che non lo è coesistono ed emozionano. La sua pittura acrilica, dalle referenze astratte e minimaliste, crea un mondo che è il nostro in cui ognuno può riconoscersi a suo modo.”
Teresa Giannico vince la seconda edizione del Premio VANNI #artistroom.
“Lavorando con detriti visuali provenienti da un archivio da lei costantemente alimentato, Giannico arriva a creare paesaggi umani e naturali che pur non essendo pittorici assumono una qualità quasi impressionistica.."
Seguendo la linea artistica delle sue opere, anche per questo progetto Teresa é partita dagli archivi digitali della storia dell'occhialeria.
La collezione di occhiali da sole “Visum” incorpora la dimensione artistica in quella della funzionalità del design e ci fa aprire gli occhi verso nuovi, inaspettati, scenari.
Visum è un progetto che ragiona sull’atto del vedere inteso come azione sociale. Se è vero che osservare è un’operazione prima di tutto individuale, è altrettanto vero che le impressioni restituite contribuiscono a disegnare la percezione del mondo collettiva.
In un periodo storico in cui la società delle immagini convive con nuove forme di propaganda, i due occhiali messi a punto vogliono proporsi come un oggetto intimo che riporta l’attenzione verso l’importanza dello sguardo.
I BREATHE POETRY by Catalin Pislaru
Nel 2021, VANNI #Artistroom premia a Artissima Catalin Pislaru, giovane artista moldavo, con il quale continua il progetto degli “occhiali d’artista” VANNI.
L’intento di proseguire l’esplorazione delle contaminazioni possibili tra la genialità dell’arte contemporanea e l’eyewear design si concretizza con “I Breathe Poetry”, la capsule collection di occhiali di ricerca, un incontro tra bidimensionalità del tratto sulla tela e la tridimensionalità di un paio di occhiali, con un comune senso del colore.
Catalin, da studente, scrive con un pennarello sulla porta del suo studio la frase “I breathe poetry”: diventerà per lui un moto da seguire, un punto di riferimento e di ricerca. Anno 1988 e anno 2088 sono i due modelli di occhiali che richiamano una corrente retro-futuristica, un dialogo metafisico fra gli anni’80 e un possibile futuro, il 2088: un conflitto romantico tra passato e futuro distopico.
CONCRETE by Christian Chironi
Nel 2019 l’incontro tra la originalità del design e la visionarietà dell’arte avviene su un nuovo terreno, uscendo dai percorsi già esplorati, e si realizza portando il contenuto artistico dentro l’occhiale.
Grazie alla collaborazione con Artissima, la fiera d’arte contemporanea internazionale di Torino dove si scoprono gli artisti del futuro, nasce CONCRETE di Cristian Chironi, la prima capsule collection di occhiali d’artista che incorpora materialmente, nella dimensione produttiva di VANNI, il respiro universale dei linguaggi artistici emergenti.
Gli occhiali diventano, in questa inedita lettura che apre a nuove prospettive, non solo strumento di visone ma essi stessi portatori di una visione del mondo: la riflessione unica e irripetibile dell’artista che avvicina il mondo del design. La sua personale artist room a casa di VANNI.
Un decennio di VANNI nell’arte, un’esperienza straordinariamente creativa. Siamo partiti nel 2009 con slancio e motivazione, mossi solo dalla curiosità per il contemporaneo. Autofocus è il concorso di VANNI occhiali per l’arte emergente che ha premiato oltre 40 artisti e organizzato più di 20 mostre personali, in uno spazio/galleria che è cresciuto, da una porzione di showroom di occhiali a un project-space consacrato all’arte.
Investire come azienda sull’arte emergente per un decennio non è stata una scelta scontata, né tanto meno una strategia di marketing. Fin da subito il desiderio di creare uno spazio di libertà in cui cercare nutrimento per la creatività di VANNI, raccogliendo visioni del contemporaneo, che fossero espressione del pensiero delle nuove generazioni, nella loro irruenza, poesia o vivacità libera da lacci e convenzioni.
A ognuno dei premiati Autofocus ha offerto la realizzazione di un catalogo e un premio d’acquisto. Acquisizioni con cui VANNI ha costruito via via la sua collezione privata, che oggi, esposta nei locali dell’azienda, è rappresentativa della vitalità delle pratiche artistiche emergenti.