I risultati:
Lo studio di LCA, commissionato all’Università Bicocca di Milano, in collaborazione con Liito, ha evidenziato cifre inequivocabili: l’impatto in termini di CO2 (principale causa del cambiamento climatico) del modello di occhiali V1632 è di 2,35 KG, un peso sotto la media dei valori di riferimento del settore, ottenuto grazie all’utilizzo di materia prima italiana e alla scelta di produrre tutto sul territorio nazionale. Made in Italy è quindi sinonimo di qualità, e anche sostenibilità. Lo stesso occhiale, nel caso di una produzione asiatica, avrebbe generato 4,45 kg di CO2, circa il 89% in più di emissioni, a causa dell’alto impatto ambientale dei trasposti intercontinentali, senza contare il non misurabile “impatto sociale“, ovvero le condizioni dei lavoratori in fabbriche lontane dai nostri occhi, difficilmente verificabili rispetto a parametri di tutela e lavoro dignitoso.
A differenza di brand del settore moda e accessori che valutano l’impatto dei loro prodotti “green”, specifici di una caspule collection dai numeri e dalle produzioni limitati, i risultati dello studio dell’LCA dei prodotti VANNI sono stati calcolati sulla base di un modello di occhiale rappresentativo dell’intera produzione di occhiali in acetato. La collezione VANNI include molti altri modelli, differenti a quello preso come campione, ma assimilabili nel processo produttivo e materiali utilizzati.